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Sconcerto di Fercargo per le affermazione del Ministro Matteoli

Treno merci 44083 SBB Cargo trainato dalla E 484 105SR con le locomotive D 100 001SR e E 474 003SR di rimando. (Santhià, 16/01/2009; foto Massimo Rinaldi / tuttoTreno)
Treno merci 44083 SBB Cargo trainato dalla E 484 105SR con le locomotive D 100 001SR e E 474 003SR di rimando. (Santhià, 16/01/2009; foto Massimo Rinaldi / tuttoTreno)

FerCargo, l’associazione che riunisce le imprese private italiane di trasporto ferroviario merci, reagisce con stupore alle parole pronunciate dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli . “Siamo sorpresi e increduli di fronte alle parole pronunciate dal Ministro Matteoli. Dire che il trasporto merci su ferro è una modalità da abbandonare è antieconomico, miope dal punto di vista ambientale,  ed è senza dubbio un danno per il sistema logistico del Paese e per le strade italiane, già al collasso”.
E’ quanto dichiara Giacomo Di Patrizi, il Presidente di FerCargo, dopo le dichiarazioni rilasciate dal Ministro chiamato a rispondere sugli intendimenti in merito al ferroviario merci per il prossimo biennio che arrivano come una doccia fredda su FerCargo.
“Il Ministro Matteoli ha deciso di smentire se stesso – afferma Di Patrizi – non si spiega altrimenti perché negli ultimi due anni abbia sempre sostenuto il contrario di quanto dichiarato ieri. Anche in contesti internazionali come Kyoto, il Governo italiano ha sempre convenuto sulla necessità di spostare parte del trasporto merci dalla gomma alla rotaia per ridurre le emissioni inquinanti. FerCargo – prosegue Di Patrizi – conosce molto bene le realtà del resto d’Europa e, a differenza dell’Italia, paesi come Francia, Svizzera e Germania, stanno investendo pesantemente nel trasporto su ferro, registrando tassi di crescita notevoli, anche del 15% annuo. E questa è esattamente la direzione indicata dall’Unione Europea”.
“Sono ormai due anni che aspettiamo di essere ricevuti dal Ministro – continua il presidente Giacomo Di Patrizi –. Siamo stati costretti a rivolgerci al Consiglio di Stato e alle Istituzioni europee per una Direttiva della Presidenza del Consiglio incondivisibile. L’Italia è nel mirino della Commissione Europea per una liberalizzazione che nel settore ferroviario va a singhiozzo, come rilevato anche dall’Antitrust. Ieri FerCargo, mentre il Ministro da Palazzo Madama si scagliava contro il nostro comparto, era audita dalla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, dove ha riscontrato grande attenzione, interesse e una sincera e competente vicinanza alle nostre istanze. Non riusciamo a lavorare come vorremmo di fronte a queste contraddizioni”.
“Ci auguriamo – conclude Di Patrizi – che quanto dichiarato dal Ministro Matteoli non si traduca in atti e azioni concrete verso lo smantellamento del sistema ferroviario del trasporto delle merci: sarebbe devastane non solo per il comparto, ma soprattutto per l’industria, l’ambiente, e  per la competitività dell’intero sistema Paese”. Fonte Fercargo

 
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