Simone Mantero, 46 anni, ingegnere elettronico laureato all’Università di Genova, è il nuovo Vice President della Divisione Services di Bombardier Transportation per l’area Southern Europe, Middle East, Northern Africa e Latin America.
Da Roma, Mantero gestisce un fatturato da 200 milioni di euro e 700 persone, impiegate nel business di circa 25 paesi.
La Regione guidata da Mantero gestisce ogni giorno la manutenzione in Global Service di oltre 500 veicoli, di cui 350 locomotive, 100 treni Alta Velocità e 70 tram. Sta seguendo importanti progetti di ammodernamento che interessano oltre 250 veicoli nella Regione. Inoltre, ogni anno gestisce e distribuisce circa 100.000 pezzi di ricambio per i veicoli in circolazione in ogni Paese.
In Bombardier Transportation dal 1994, Simone Mantero, prima di approdare al nuovo incarico, ha lavorato all’interno del settore Ingegneria, diventando successivamente Direttore Tecnico del sito di Vado Ligure della multinazionale.
Nel 2010 è stato nominato Business Leader della Divisione Services della Regione Mediterranea fino all’incarico attuale.
TT – Ing. Mantero la struttura di cui è diventato VicePresident su quali paesi e aree opera?
SM – All’area di cui ero già responsabile precedentemente ovvero il Mediterraneo centro-orientale (Italia, Grecia, Balcani, Turchia, Israele ed Egitto) si sono aggiunti i paesi dell’area magrebina, dell’America Latina e l’Europa Centro-Occidentale (Penisola Iberica, Francia, Benelux e Svizzera).
TT – Quali contratti di service sono attualmente gestiti da Bombardier in queste aree?
SM – In Europa provvediamo alla manutenzione Global Service di molti parchi di locomotive TRAXX (in Italia 45 unità, 25 in Francia, 45 in Belgio, 12 in Olanda, 100 a scartamento largo in Spagna) e degli AVE Bombardier-Talgo delle Renfe. In Italia abbiamo anche in carico 116 locomotive E 464 di Trenitalia oggi nel parco di Trenord (1/6 delle locomotive esistenti), le 20 E 412 e 20 E405 di Trenitalia Cargo, le 8 EU43 di RTC. Sul fronte della ristrutturazione dei treni in Marocco stiamo lavorando sugli elettrotreni ZM delle ONCF mentre per Trenitalia abbiamo iniziato a dicembre scorso, nello stabilimento di Vado Ligure, la ristrutturazione di carrozze MDVC e MDVE.
TT – A quali gare state partecipando in questo periodo?
SM – Attualmente sono aperte e partecipiamo ad alcune gare in Egitto, Israele e Cile oltre che in Europa.
TT – La struttura italiana di Bombardier in quale maniera è protagonista nel processo di service?
SM – In Italia ha sede il centro di formazione a cui fanno capo ingegneri e tecnici italiani che avranno il compito di creare e coordinare le squadre di operatori locali che provvederanno alle manutenzioni per i singoli service assegnati dalle imprese. Perciò la struttura italiana di Bombardier è strategica per l’azienda proprio per il know-how che ha acquisito con le esperienze in corso e la sua capacità di esportarle sui nuovi paesi in cui andremo a operare.
TT – In questo momento in Italia qual’è l’impegno di maestranze e tecnici sui siti manutentivi?
SM – Sono 170 unità al lavoro ma ci auguriamo, in base all’esperienza sul service per Trenord, di aquisire anche parte del parco E 464 di Trenitalia, sulle quali comunque già oggi effettuiamo il controllo diagnostico in tempo reale.
A cura di Marco Bruzzo