16 settembre 2012 – Stazione di Padova, ore 7,21 comincia il nostro viaggio, destinazione…. al momento ignota, solo la direzione é nota, andiamo a ovest con il Frecciabianca 9704.
Arriviamo a Verona Porta Nuova in perfetto orario: cambio treno, direzione di viaggio (verso nord) e anche operatore, da Trenitalia ai treni Italia-Germania di DB-OBB, per l’esattezza l’EC88, limitato al Brennero fino al 30 settembre: in testa la E 190 014 delle OBB.
Partenza da Porta Nuova ad orario dopo aver caricato le bici (degli altri) sulla carrozza mista bagagliaio/1a classe.
Si comincia a risalire la Val d’Adige lungo la ferrovia del Brennero, dall’Ottocento asse portante dei traffici ferroviari tra l’Italia e il nordEuropa. Prima sosta a Rovereto, poi Trento, dove la 625 011, accantonata in testa al marciapiedi tra i binari 2 e 3 lato nord, sembra salutare chi passa nel capoluogo trentino mentre sul finestrino si riflettono gli Orsi, i Minuetto della Trentino Trasporti, eredi delle automotrici che hanno decretato la fine dei servizi che la 011 effettuava con le altre Signorine in Valsugana. Poi corre parallela a noi per qualche chilometro la ferrovia Trento–Marilleva, fino a Mezzocorona da dove gira verso ovest per salire verso la Rocchetta, entrando in Val di Non.
L’EC88 invece prosegue verso nord, per giungere a Bolzano.
La giornata è ottima: il cielo è terso, l’unica nota stonata sono i viadotti dell’autostrada del Brennero. Ancora due fermate (Bressanone e Fortezza) e si rampa verso la stazione di valico: Moncucco è solo un ricordo ma comunque la galleria prima di Terme è pur sempre impegnativa per la Taurus. Il personale viaggiante di Trenord, che opera con il personale di condotta sulla tratta italiana per conto di DB-OBB, è gentilissimo e soprattutto ha padronanza anche con il tedesco e l’inglese: viene spiegato, sia per altoparlante ma anche al posto, come si svolgerà al Brennero il trasbordo sui bus per Innsbruck. Arrivati si scende tutti dalle carrozze OBB ed i 4 minuti di anticipo sono preziosi perché ci sono anche le biciclette da trasbordare. Lungo l’autostrada il solito traffico: sopportiamo il disagio ben sapendo che alla fine dei lavori la ferrovia ne verrà fuori potenziata, in attesa della lunga galleria di 50 chilometri ora in corso di realizzazione.
Alle 12,26 il secondo autobus giunge a ridosso della stazione di Innsbruck ma bisogna attendere che arrivino anche gli altri bus prima di riprendere il viaggio: la partenza dell’EC88 per Monaco viene già annunciata con 10 minuti di ritardi, in realtà la E190 009 delle OBB si muove alle 12,50, con + 14, direzione est. Hanno assicurato che il ritardo verrà assorbito e che si dovrebbe fare orario a Monaco dove la coincidenza é veramente stretta. La prima sosta é a Jenbach dove é in pressione Hermann, una delle locomotive dell’Achenseebahn, una delle due ferrovie a scartamento ridotto che si diramano dalla stazione lungo la linea Innsbruck–Rosenheim. Rallentamento per un cambio binario per lavori subito dopo la partenza: dopo qualche chilometro torniamo sul binario di destra. Costeggiando a tratti il fiume Inn raggiungiamo prima Worgl e poi Kufstein: puntiamo a nord ed entriamo in Germania dove, a Rosenheim, noi confluiamo nella ferrovia Vienna–Monaco, girando verso ovest, mentre il fiume che nasce in Engadina si getta nel Danubio. Monaco ormai é poche decine di chilometri e abbiamo recuperato solo 1 minuto: infatti l’Hauptbahnhof bavarese viene raggiunta con 13 minuti esatti di ritardo.
Solo 11 minuti per prendere il biglietto dalla biglietteria automatica e andare al binario 21 per salire sull’ICE 1104 per Berlino, nostra destinazione finale, via Augusta (Ausburg), Norimberga, Jena, Halle, passando per Saalfeld, uno degli ultimi avamposti del vapore ai tempi della Germania Orientale. Perché un viaggio a Berlino? Nella capitale tedesca dopodomani martedí 18settembre si apre Innotrans edizione 2012, la grande fiera del trasporto ferroviario e TuttoTreno é qui per vedere cosa ci riserva il futuro. Intanto arriviamo a Berlino con +20, causa lavori in zona Halle, il tempo per vedere nella notte centinaia di carri cisterna a servizio dell’industria tedesca. A cura di Marco Bruzzo
Ps: in verità non ero molto preoccupato per la coincidenza bavarese, a Monaco alle 15,16 potevo prendere l’ICE 584/984 Monaco–Lubecca/Hamburgo Altona e a Norimberga, sullo stesso marciapiede, avrei potuto fare cambio treno e riacciuffare l’ICE 1104. Nella ferrovia, quella vera, le coincidenze non sono mai casuali.
Con la collaborazione delle DB
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