Napoli 7 settembre 2012 – La scopiazzatura da parte della Regione Campania della devastante operazione di chiusura linee, portata a compimento dalla Regione Piemonte a giugno scorso, ha inizio domenica prossima. Infatti domani 8 settembre sarà l’ultimo giorno di esercizio delle linee Torre Annunziata–Castellamare di Stabia e Mercato San Severino-Avellino–Benevento. In questa maniera Avellino è tagliata fuori dal sistema ferroviario nazionale ma il servizio per i viaggiatori verrà notevolmente migliorato: infatti sulla Avellino–Benevento si passa da 10 coppie di treni a 7 di bus!!!
Mentre in Piemonte questa operazione è stata fatta passare come un mero risparmio economico in Campania sono andati oltre facendo passare la chiusura della Torre Annunziata–Castellamare di Stabia come la liberazione della cittadina stabiese dal giogo della ferrovia intesa come passaggi a livello: ora i cittadini non saranno più costretti a lunghe attese ai p.l. ma che i passeggeri della ferrovia impieghino con il bus 8 minuti in più (treno 12′, bus 20′, + 66% di percorrenza) evidentemente interessa poco al Sindaco di Castellamare, il più accanito sostenitore della nefandezza trasportistica che si sta per compiere. In un paese che deve risollevarsi dalla crisi economica chiudere le ferrovie è segno, a pensar bene, di miopia politica ma forse è peggio la realtà: quando l’Assessore Regionale alla Mobilità Vetrella in un pubblico dibattito ha definito coloro che vogliono salvare la ferrovia Avellino–Rocchetta S.A. e, ora, anche il sistema ferroviario irpino definendoli “bimbi scemi” è chiaro che parlare di miopia politica è riduttivo. A cura di Marco Bruzzo