In merito all’incredibile vicenda del divieto di fermata (che si apprende essere stato, nel frattempo, sospeso a tempo indeterminato) che era stato intimato ai treni di Deutsche Bahn (DB), Österreichische Bundesbahn (ÖBB) e Le Nord, anche il Centro Tutela Consumatori Utenti di Bolzano qualche settimana fa aveva fatto sentire la sua voce direttamente a Bruxelles, a tutela di tutti gli utenti del servizio ferroviario e del principio di liberalizzazione nello stesso settore. In questi giorni la Commissione Europea ha fornito risposta scritta all’intervento del CTCU. Dalla risposta si legge che “la Commissione ha chiesto alle autorità italiane di fornire chiarimenti e sta attualmente valutando la compatibilità di queste decisioni (quelle del regolatore ferroviario italiano, URSF, a proposito del limite posto a questi operatori di imbarcare e sbarcare passeggeri nelle stazioni intermedie situate sul territorio italiano, nda) con il diritto comunitario e in particolare con la direttiva 2007/58/CE sulla liberalizzazione del mercato dei servizi di trasporto internazionale dei passeggeri”. Il CTCU aveva anche sollevato la questione della non presenza, nelle principali stazioni interessate dal transito dei treni DB-ÖBB-LeNord, di un servizio di biglietteria dedicato agli utenti di questi treni, utilizzando magari spazi appositi all’interno delle stesse stazioni. In proposito la Commissione ha risposto che “la direttiva 2001/14/CE prevede che tutte le imprese ferroviarie abbiano accesso alle stazioni passeggeri e ai servizi da fornire in queste strutture in modo non discriminatorio. E questo significa concretamente – prosegue la Commissione – che le DB, ÖBB e LeNord hanno il diritto (se lo desiderano, ovviamente, ndA) di installare distributori automatici e biglietterie nelle stazioni…” La Commissione parla anche di una imminente emanazione di norme comunitarie, destinate a mettere a disposizione di tutti gli interessati del trasporto ferroviario “dati di viaggio armonizzati, in base ai quali sarà possibile sviluppare strumenti IT e applicazioni, ad esempio per fornire biglietti o per visualizzare le informazioni sui percorsi via internet o pianificare viaggi a livello europeo”. “Visto anche quanto previsto dalle direttive menzionate e di quanto affermato dalla Commissione, ci pare dunque di poter dire – affermano dal CTCU – che nessun particolare e arbitrario impedimento e/o ostacolo possa essere imposto dallo Stato italiano all’utilizzo sul territorio nazionale, da parte di utenti locali ed europei, di servizi di trasporto offerti da operatori di altri Paesi UE, come ad esempio quelli forniti da DB e ÖBB nel caso specifico. Ci auguriamo quindi che chi di dovere riveda definitivamente le proprie idee in questo ambito, che paiono andare in senso diametralmente opposto alle regole di libera iniziativa e stabilimento previste dal diritto comunitario”. Fonte CTCU Bolzano